A TU PER TU CON LA “ROSSA VOLANTE” – IL GIHB INCONTRA FRANCESCA PORCELLATO

Francesca Porcellato - Foto di Paolo Genovesi.
Francesca Porcellato – Foto di Paolo Genovesi.

1-Ciao Francesca, sei oramai una Campionessa a tutto tondo, sono innumerevoli le tue vittorie che hai avuto in tantissime Manifestazioni di caratura Mondiale, ti vediamo piacevolmente tornare all’handbike come allenamento per il tuo prossimo obiettivo, quale? E perché proprio l’handbike?
A dire la verità al momento, non sto preparando nulla, non ho ancora programmato il mio futuro di atleta, dopo Sochi, mi sono presa una pausa di riflessione sportiva, e quello che sto facendo sportivamente è solo per divertimento. La scelta dell’HB era stata fatta come mezzo di allenamento in preparazione delle stagioni invernali con lo sci di fondo ed ho scoperto una disciplina che mi diverte molto.

2-Di tutti gli eventi Mondiali a cui hai partecipato, a quale sei legata maggiormente e per quale motivo?
Mi piacciono tutti i miei risultati, medagliati e non, perché sono frutto di impegno e dedizione, certo sono più legata alle medaglie Olimpiche ma anche le varie maratone corse nel mondo mi hanno regalato emozioni indimenticabili.

3-Cosa ti spinge ancora oggi a praticare tutte queste discipline sportive così ad alti livelli?
Il divertimento e la passione, sembra Impossibile ma mi diverto ancora molto e la passione per il movimento fisico mi spinge continuamente.

4-Hai spesso dichiarato “Lo Sport, fonte di autostima e socializzazione”, sono molte le persone che dopo un brutto “STOP” nella vita, decidono di chiudersi in se stesse e non fare più nulla, cosa direbbe Francesca per far avvicinare queste persone allo sport?
Sport è sinonimo di impegno e dedizione ma soprattutto di divertimento e benessere sia fisico che mentale ovviamente se praticato con i giusti metodi, dunque vale la pena provare.

5-Qual è il consiglio per diventare dei grandi atleti come te? Come si ottengono questi importanti risultati?
Passione, impegno e dedizione, umiltà e tanta tenacia!

6-Quest’anno hai deciso di partecipare anche al GIRO D’ITALIA DI HANDBIKE (e per noi è un grandissimo onore) cosa ne pensi di questo tipo di manifestazione itinerante?
Alle paralimpiadi di Sochi ho subito un infortunio che mi ha tenuta ferma due mesi e al mio rientro alle competizioni ho deciso di iscrivermi a tutti gli appuntamenti per ritornare in forma in fretta e tra questi c’erano delle tappa del giro d’Italia, le ho trovate avvincenti,   la cronoscalata di Bardonecchia e la tappa di San Marino mi sono piaciute particolarmente, perchè sono state un diversivo ai soliti percorsi cittadini. L’ organizzazione degli eventi è sempre stata molto buona, il clima sereno e festoso. Trovo le manifestazioni itineranti interessanti perchè danno l’opportunità di unire l’utile al dilettevole, oltre all’impegno sportivo anche visite turistiche del ns bel paese.

7-Delle tre Tappe alle quali hai partecipato ad oggi, due erano di media difficoltà (ricordiamo Bardonecchia – un esperimento per tutti – e San Marino): un tuo commento tecnico.
Due tappe impegnative, molto tecniche, dove l’uso corretto dei cambi era essenziale come pure la gestione dell’atleta e l’interpretazione della gara, dunque due tappe di qualità, che spronano gli atleti al miglioramento

8-Come ti prepari solitamente, prima di affrontare una gara? Immagino ci siano preparazioni differenti in base alle diverse competizioni.
Sono solita individuare un obbiettivo, fare la programmazione del percorso da seguire, ovviamente più alti sono gli obbiettivi più intensi e complesse le programmazioni. Presto molta attenzione alla preparazione fisica, all’alimentazione e al riposo.

9-Tra gli importanti obiettivi che hai già raggiunto, c’è ne’ ancora uno che vorresti conquistare? Quale?
Ad ora mi ritengo molto soddisfatta della mia carriera sportiva, tutto quello che verrà d’ora in poi sarà un di più

10-Quest’anno il GIHB ha ideato il progetto “L’INTEGRAZIONE DELLO SPORT, ALL’INTERNO DELLO SPORT”, durante ogni tappa abbiamo invitato un atleta Paralimpico di altra disciplina sportiva a incitare e premiare gli atleti e a parlare della propria specialità, un esempio per tutti potrebbe essere DAVIDE SCAZZIERI, ospite di Tappa a SAN MARINO, nato come ciclista, ma a causa di un incidente in gara è poi diventato Campione italiano di Tennistavolo, Trovi che possa essere stato utile a livello generale questo tipo di confronto?
Ho trovato l’idea simpatica e interessante, ci da il modo di conoscere le altre discipline paralimpiche ma anche conoscere i Campioni, uno sprono per tutti gli atleti e chissà che qualche testimonial non si innamori dell’HandBike.