IL GIHB INCONTRA L’ATLETA RUMENO BOZBICI MARIUS

BozbiciMarius
Bozbici Marius

1- Ciao Marius, ci racconti qualcosa di te e come ti sei avvicinato a questo sport?
Ciao Fabio e grazie per l’opportunità che il GIHB mi da nel potermi presentare. Sono Rumeno ho 32 anni e da 3 vivo in Italia con mia moglie. Purtroppo nell’ottobre del 2012 ho avuto un incidente sul lavoro e da allora sono in carrozzina. Sono stato ricoverato al Domus Salutis di Brescia per 8 mesi e in questo periodo ho avuto modo di conoscere i ragazzi dell’Active Sport che venivano ogni settimana ad incontrare i ricoverati del centro. Ci raccontavano della possibilità di provare a fare diversi sport. Appena mi sono sistemato con la casa e dietro l’aiuto dell’amico Sergio Balduchelli, ho provato ad uscire in handbike. Ho scelto l’handbike perché sono sempre stato appassionato di ciclismo.

2- Da quanto tempo pratichi HandBike e quante ore ti alleni alla settimana?
L’handbike mi piace tanto ma non riesco ad allenarmi quanto vorrei perché ho dei dolori fortissimi alle gambe che la notte non mi fanno dormire più di 3/4 ore. Io ce la metto tutta comunque perché ho imparato da mio padre che nella vita bisogna lottare. Anche lui è disabile ed è senza una gamba da ormai 20 anni e mi ha sempre ripetuto che non bisogna mollare mai.
Le prime gare le ho fatte con la bike di Romina Modena perché la mia è arrivata soltanto da poco. Sono contento di fare parte del gruppo di Active Sport perché è composto da gente che è sempre pronta a raccontarti le proprie esperienze e darti una mano quando mi vedono in difficoltà.

3- Che cosa significa per te il Giro d’Italia di HandBike?
Il GIHB significa tantissimo per me. È il primo sport e la prima grande manifestazione che ho fatto subito dopo l’incidente. Più tappe faccio e più faccio esperienza; voglio dare il massimo.

4- Come sta andando quest’anno con il GIHB? Stai ottenendo dei buoni risultati, sei felice?
Il GIHB sta andando molto bene, per il momento ho fatto dei risultati ma ho ancora tantissimo da imparare e tantissima strada da fare. Dovrò lavorare ancora molto e sono sicuro che i risultati arriveranno.

5- Tra tutte le Tappe del Giro d’Italia di HandBike a cui hai partecipato, quale è stata per te la più bella, quella che ti è piaciuta di più? e perché?
Ci tengo a dire che per me tutte le tappe del Giro sono belle ma se devo sceglierne una non posso che dire Bardonecchia. È stata dura e impegnativa ma tutta quella gente sulla salita pronta ad incitarti è stata la carica giusta per affrontare il percorso cercando di dare il massimo possibile. Tutta quella gente mi ha dato una carica e una voglia di fare quella salita che non vi immaginate.

6- Quali sono i tuoi obiettivi sportivi futuri?
L’obiettivo futuro è quello di portare a termine il GIHB nelle prime dieci posizioni e vi assicuro che farò del mio meglio per arrivarci.

7- Il prossimo anno, dove vorresti una Tappa del Giro d’Italia di HandBike?
Sarebbe bello poter pensare di fare una gara a Brescia così da giocare in casa. Vi posso dire che da quasi 2 mesi sto avendo contatti con la Federazione di Ciclismo Rumena per raccontargli di questo sport così magari in futuro si potrò fare una gara o una dimostrazione anche nel mio Paese.

8- Ci sono diverse persone che vorrebbero avvicinarsi a questo sport, ma che non trovano il coraggio di farlo, cosa diresti a loro per poterle convincere ad avvicinarsi a questo sport?
Vorrei dire una cosa ai tanti ragazzi che hanno dei problemi come il mio e che stanno ancora in casa. Lo dicevano sempre anche a me: “nella vita nulla è facile e niente è impossibile”. Io sono stato fortunato perché ho una moglie che mi ama e mi sta sempre vicino, ho amici che mi vogliono bene. Ho imparato che per ricevere qualcosa bisogna sempre, prima, dare.